Recentemente abbiamo assistito al duello tra Donald Trump e Joe Biden.
Biden è il 46° presidente eletto degli Stati Uniti e al suo fianco ci sarà Kamala Harris, la prima vicepresidente donna della storia nordamericana.
Biden è riuscito ad aggiudicarsi i grandi elettori necessari per raggiungere il quorum, ma quel Senato ancora repubblicano impedirà al nuovo capo di stato di effettuare le politiche più aggressive soprattutto a livello fiscale nei confronti dei redditi più elevati e delle aziende.
Finanziariamente la situazione perfetta e più gradita per qualsivoglia listino, testimoniata dalla performance settimanale più importante da aprile scorso.
Pfizer lunedì 9 novembre annuncia di essere pronta a commercializzare un vaccino efficace contro il Covid-19.
Nel 2020 i tassi di default sono nettamente superiori alla somma di quelli dei due anni precedenti.
La prima azione dichiarata da parte di Biden è il rientro degli USA nell’accordo di Parigi del 2015, con un buon plauso da parte anche dell’ala moderata repubblicana.
Il suo impegno per la sostenibilità ambientale rappresenterà una sterzata forte rispetto alla politica del predecessore e porterà con sé investimenti molto forti indirizzati al rinnovo energetico a minor impatto ambientale.
Tale nuovo sforzo americano andrà a fare buona compagnia alle scelte green adottate dall’Europa ma soprattutto ai piani molto ambiziosi da parte della Cina, determinata ad assumere il ruolo di leader nella riduzione dell’impatto ambientale.
Le agende politiche, l’attenzione mediatica e gli sforzi di molti operatori del mercato finalmente vanno tutti nella stessa direzione posizionando la SOSTENIBILITÀ al centro di tutto.
Questa è una risposta alla domanda in merito a come investire nel prossimo futuro.