l’Irlanda è entrata nel gruppo di Paesi che possono vantare rendimenti negativi anche sui titoli di Stato decennali. Alla fine hanno chiuso a 0,034% (dunque poco sopra zero), ma per qualche momento sono stati in negativo.
Il Bund trentennale tedesco proprio ieri ha segnato il suo minimo storico di rendimento, a -0,066%. Mentre il decennale si è assestato sul -0,517%.
Nello stesso giorno è sprofondato sotto zero anche il rendimento dei titoli di Stato olandesi di durata trentennale.
Resta solo una nota stonata in Europa. L’Italia: i rendimenti scendono anche da noi, ma attualmente i decennali rendono ancora l’1,57%.
Il motivo di questo mondo rovesciato è legato alla politica monetaria ultra-espansiva, all’incertezza globale che favorisce gli acquisti rifugio. La Banca centrale europea dovrebbe tagliare i tassi d’interesse sui depositi (già ora sotto zero) e varare – almeno così il mercato si aspetta – un nuovo quantitative easing: cioè un nuovo programma di acquisti di titoli di Stato. Questo già da solo spinge gli investitori a comprare titoli di Stato, anche se hanno rendimenti negativi: perché – in prospettiva – i loro tassi d’interesse potrebbero scendere ulteriormente, facendo salire i prezzi.