Gli investitori brindano a una prima metà del 2019 assolutamente da incorniciare. Tutte le asset class sono salite e quindi tutti hanno guadagnato. Azioni, obbligazioni e materie prime hanno dato ritorni mediamente positivi in una combinazione più unica che rara.
Non è casuale che tutto questo sia accaduto e il fattore scatenante tira di nuovo in ballo le banche centrali.
La dinamica probabilmente più sorprendente è quella dei bond. Sono saliti a oltre 13mila miliardi di dollari le emissioni con rendimento sotto zero e le prospettive di una normalizzazione dei tassi è tramontata dopo il cambio di rotta Fed, che in poche settimane è passata dall’ipotesi di nuovi rialzi a un taglio del costo del denaro forse già a fine luglio.