Mini-bot

Pagare i debiti commerciali della Pubblica amministrazione anche attraverso l’emissione di titoli di Stato di piccolo taglio (i cosiddetti “mini-bot”).

Ii mini-bot infatti sono un vecchio cavallo di battaglia di Claudio Borghi, principale consigliere economico della Lega, che li ha sempre descritti come lo strumento da usare per prepararsi all’uscita dall’euro.

I mini-bot, come ha più volte spiegato in passato Borghi, sono dei BOT di piccolo taglio: equivalenti a 5, 10, 20, 50, 100 euro. Nell’idea della Lega, sarebbero stampati fisicamente su delle specie di banconote colorate, in modo da renderli equivalenti alla valuta corrente: ed è proprio qui il punto.

Bene la tesi molto chiara di Via Nazionale, condivisa con la Bce, è la seguente: il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea stabiliscono che «le banconote e le monete metalliche in euro sono le uniche con corso legale nell’unione monetaria»

Ecco il punto fondamentale che è strettamente connesso alla reputazione: è la fiducia dei mercati, degli investitori, dei partner internazionali
che mette in moto quel preziosissimo circuito virtuoso che consente al nostro paese di finanziare il proprio debito
sul mercato a tassi “normali”. Con ciò rendendo meno oneroso il pagamento degli interessi (che ora ammontano attorno ai 65 miliardi l’anno)
e aprendo così la strada a una gestione della finanza pubblica che crei spazi agli investimenti e alla riduzione delle tasse.

Le scorciatoie (i mini-bot lo sono) rischiano di essere molto pericolose.
Quindi cautela perché la fiducia è un bene primario e i segnali che giungono dai mercati non vanno sottovalutati,
con lo spread di nuovo pericolosamente nei dintorni dei 300 punti base e con il rendimento dei titoli quinquennali greci collocati venerdì scorso
per la prima volta dal marzo 2008 a tassi di interesse dell’1,7% contro l’1,82% dei quinquennali italiani.
Il che in sostanza vuol dire che il “rischio Italia” è percepito in questo momento come più alto di quello greco.
Per questo motivo la proposta dei mini-bot non potrà avere (si spera) alcun futuro.